Scopriamo insieme il disco d'esordio di una giovane promessa della musica d'autore, tra gioiosi inni alla vita e momenti di delicato intimismo
Diventeremo Adulti è il nome dell'album d'esordio di Giulia Mei, una delle nuove leve del cantautorato italiano che nasce e matura il proprio percorso artistico in Sicilia (terra che su questo versante ha sempre avuto molto da offrire). Si tratta di un disco elegante e raffinato, costruito in modo tale da mettere in risalto le qualità vocali della cantante; una raccolta di dodici brani che parla un linguaggio musicale, e testuale, diverso dalle recenti tendenze del pop di casa nostra.
L'influenza di mostri sacri quali De André, Gaber e Vecchioni (quest'ultimo "additato" come responsabile della vocazione artistica della Mei nel brano di apertura), ma anche - forse sottopelle - Niccolò Fabi e Daniele Silvestri, marchia a fuoco ogni singolo episodio dell'album: ne conseguono una delicatezza espressiva e una ricercatezza testuale quasi stranianti, abituati come siamo al plasticoso minimalismo della musica indipendente italiana degli ultimi anni.
Diventeremo Adulti, quindi, è un'opera da scoprire e da cui lasciarsi trasportare, essendo una sorta di ponte ideale verso un tipo di cantautorato oggi non così in voga: La 600 (Tutta Rotta), E Fattela 'Na Risata, Quelli Che Amano Hanno Lo Sguardo Più Lucido E Folle Che C'è e Vivi, C'hai La Vita, Deficiente! sono gioiosi inni che, complici gli arrangiamenti, permettono al timbro della Mei di esprimersi in tutta la sua particolarità. Bellissimo il blues di Maledetto, in cui la voce duetta in maniera strepitosa con il pianoforte.
I momenti di stanca sono pochi, e si manifestano solo quando l'impronta musicale si attenua per lasciar spazio a un cantato "vecchia scuola", un po' troppo sentimentale e alla lunga stucchevole (Lui, La Bellezza). Nota di merito, infine, per la traccia finale Iu C'àiu A Tia, reinterpretazione sentita e struggente del brano di Francesco Giunta; una perla che impreziosisce un ottimo disco d'esordio.
Diventeremo Adulti ha il profumo di una primavera fresca e inebriante, e ci consegna una giovane promessa della musica d'autore della quale, ne siamo certi, sentiremo ancora parlare.
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La recensione Diventeremo adulti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-29 15:35:30
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