Ancora una volta l'Emilia ci regala un gran bel gruppo post-rock: che fighi sono i Motel Satori!
Avete presente quella frase, molto comune qualche anno fa, dove si affermava che "il legame tra il blues e il Mississippi è il medesimo tra lo stesso blues e l'Emilia" oggi potrebbe essere riattualizzato cambiando il genere di riferimento: non più (non solo) il blues ma anche (e soprattutto) il post-rock. E come ennesima riprova di ciò si può presentare benissimo questo "Blossom and Flower" dei Motel Satori da Ferrara. Il disco in questione è un perfetto esempio di come oggi si possa fare del post-rock assolutamente innovativo, "rispettoso" della tradizione (tipo degli Arab Strap, per dire) ma anche proprio, personale. Grandissimo merito va alla voce e alle tastiere di Cora Marzola che fin dalla prima, bellissima, canzone, "Impure", si impongono sullo scenario per la loro autorevolezza e personalità. Questo infatti è un disco ricolmo di personalità che nella traccia successiva, "The Loophole" (a proposito, ma che bel titolo!) esplode anche nel ritmo, grazie all'ottimo impasto tra il basso (e i synth) di Massimiliano Pedrazzi, la batteria di Giorgio Covi e gli intarsi di chitarra di Stefano Catozzo. Si sono voluti elencare tutti i membri della band perché questo, più di tanti altri, è proprio "un album di gruppo", ovvero il risultato di uno sforzo comune di menti e cuori. E allora le quattro canzoni che lo compongono sono, letteralmente, una meglio dell'altra. Li abbiamo appena conosciuti ma siamo già pazzi dei Motel Satori.
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La recensione Blossom and Flower di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-19 08:15:19
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