Raflisia
Raflisia EP 2019 - Indie, Grunge, Alternativo

Raflisia EP
23/05/2019 - 18:44 Scritto da Doriana Tozzi

Voglia di libertà e ormoni adolescenziali nell’ep d’esordio dei Raflisia con il quale la band combatte una battaglia a colpi di grunge e alt-rock per sconfiggere la routine

Tra i banchi di scuola delle superiori, tra una narcotica lezione di italiano e un irrisolvibile problema di matematica su cui concentrarsi quando la mente vorrebbe pensare solo al divertimento e alla sessualità ancora goffa e ingenua, la voglia di evasione raggiunge i massimi livelli. Capita perciò che qualcuno decida di sfogarla imbracciando una chitarra, un basso elettrico o picchiando su una batteria per sentirsi libero, cantando la propria quotidianità senza troppe elucubrazioni. Da questo esordio comune a molti sembrano venir fuori anche i Raflisia, che nella loro originale biografia dichiarano di esser cresciuti in un territorio governato dal “malvagio Re Antimuzik”, per combattere il quale hanno deciso di metter su “una band rivoluzionaria che potesse sovvertire il potere e ristabilire la gioia e la felicità nel villaggio”.

I Raflisia quindi sfoderano con coraggio un primo breve ep di quattro pezzi ben armati di fucili grunge e una serie di munizioni alternative rock da sparare contro il temibile tiranno per dimostrargli la sua meschinità ed infine annientarlo.

Le buone intenzioni della band sono evidenti e si possono apprezzare soprattutto nella sincerità della proposta di questo ep, che però nella sua foga e nella sua ormonale immediatezza finisce per soffermarsi ben poco a riflettere su come liberarsi del già sentito e musicalmente riecheggia molto i Verdena degli esordi (anche se meno tormentati) e tutto quel background degli anni ’90 che già i tre valvonauti portavano con sé vent’anni fa. Non si discostano dal canonico neanche i testi, che si limitano a parlare di amore, di amicizia e di sentimenti adolescenziali senza troppi fronzoli e in maniera lineare e semplice, privati della singolare poetica allucinata di Alberto Ferrari.

Stiamo comunque parlando di una band nata da poco tempo e alla primissima prova, per cui ne apprezziamo intanto la voglia di divertirsi e di provare a dire la propria in un panorama musicale a volte ritenuto saturo ma in cui in realtà c’è sempre spazio per chi ha un’idea personale e vuole trasmetterla a proprio modo. Lavorando di più sull’originalità e su di uno stile meno derivativo, i quattro paladini della libertà d’espressione potranno certamente sconfiggere il loro tiranno e rendere orgoglioso il proprio villaggio.

 

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