Un pop-rock dalle influenze british, una particolare fascinazione per le chitarre distorte e per le melodie, e una propria idea sulla musica
Un pop-rock dalle influenze british, una particolare fascinazione per le chitarre distorte e per le melodie, e una propria idea di come intendere la musica: si può riassumere così il percorso dei romani She Wants e del loro primo album "You're Not the Only One".
Dai dieci brani in scaletta infatti emerge una peculiare capacità compositiva che permette di sviluppare con disinvoltura un sound dal piglio spensierato e aperto alle contaminazioni.
Ad apparire senza dubbio interessante è il contrasto tra il pop melodico, il rock-alternative e le parentesi noise che coinvolgono in particolar modo le chitarre, soprattutto perché ben armonizzate nel contesto.
Nel complesso "You're not the Only One" è un disco che si ascolta con piacere perché è scritto con intelligenza, perché suona moderno pur rifacendosi a stilemi del passato, per il fascino senza tempo della malinconia evidenziata in alcuni passaggi (“Marijuana”, “I’d Like”) e per la forza irresistibile di certi ritornelli: “Shame”, “Sienna” valgono come esempio.
L’intensa attività live ne ha sviluppato l’affiatamento e fissato gli obiettivi: l’università di un pezzo come “Song x” è il migliore biglietto da visita per chi ambisce a palcoscenici internazionali.
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La recensione You're Not the Only One di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-30 22:13:29
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