Sin dal loro disco d’esordio, “Fuga”, gli Ego3 si sono dichiarati amanti delle sonorità più ruvide dell’alternative rock italico, influenzati dal suono sporco e crudo tipico dell’era analogica. Con questo secondo disco, “Nel buio”, il discorso prosegue sullo stesso terreno sconnesso e – come evidenzia anche il titolo stesso – in un ambiente decisamente poco luminoso, che ispessisce l’attitudine aggressiva dei suoni.
Il loro moniker probabilmente sottolinea come, pur essendo in tre, i membri della band si riconoscono in un’unica creatura, con cui diventano “un cuor solo e un’anima sola”, manifestando questa unione totale attraverso testi molto personali e spesso introspettivi.
Punto di forza di questa power band marchigiana è sicuramente la capacità di raccontare inquietudini e tormenti in modo semplice e diretto, sia a livello testuale (in cui un gusto quasi cantautorale di narrare e proiettare l’ascoltatore nelle situazioni cantate prevale volutamente sulla metrica) che a livello di arrangiamenti, strutturati in maniera tale da privilegiare la voce e i suoi messaggi, sorreggendola e confermandone gli umori.
Alcune incertezze e sbavature del disco d’esordio sono state corrette, segno che il gruppo sta lavorando sodo per affinare la propria formula e infatti, benché non si possa parlare ancora di maturità, l’evoluzione è evidente. Il brano di questo lotto da cui si potrebbe prendere spunto per spiccare davvero il volo è “Siamo solo bestie”, con un cantato più incisivo rispetto ad altri brani, un assolo di chitarra incendiario e un pianoforte che sventola note nello sfondo, aggiungendo la cosiddetta “ciliegina sulla torta” al risultato finale.
Un passo in avanti per una band che può riservarci belle sorprese.
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