Keemosabe EP è un abbraccio al rock più classico anni ’90, strizzando l’occhio ai ritmi anni ’80 e al funk anni ’70: una somma di 30 anni di musica che mette insieme tante cose.
Rock classico che abbraccia e stringe forte gli anni ‘90, strizzando l’occhio da sopra le spalle ai ritmi anni ‘80. Così si potrebbe rappresentare il primo EP dei Keemosabe. Allora “Out of The city (pt. 1)” intorno al rock più classico disegna linee vagamente elettroniche; “All is one” si arricchisce di funk alla ricerca di suoni e ritmi orecchiabili; "Stay awake” è presente in una versione acustica e in un’altra remixata.
I 4 brani dell’ep, quindi, mettono insieme 30 anni di musica e ne fanno un riassunto che vuole anche essere una somma, dal funk dei Seventies al rock dei Nineties. Il risultato è buono, piacevole e melodico. La scelta di registrare il disco nei celebri Abbey Road Studios di Londra dimostra il respiro internazionale dei Keemosabe e l’attenzione che hanno per i dettagli. Alla fine resta però un senso amaro di incompletezza, come se la direzione non fosse ancora del tutto chiara. Il disco è suonato bene, l’intesa tra i musicisti si sente subito, il fatto che ognuno porti la propria esperienza è certamente un pregio, ma forse la tendenza a mettere troppe cose insieme lascia ancora un po’ perplessi. Restiamo in attesa di un disco vero e proprio per un giudizio più completo, con la convinzione che le premesse per fare un ottimo lavoro ci siano tutte.
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La recensione KEEMOSABE (EP) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-06-28 09:33:46
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