Techno da manuale, tutta da godersi e ballare.
Dal misterioso progetto (norvegese?) Jørgen Thorvald per ora è uscito solo un nome: Gionata Bettini. Per il resto è arrivato un secondo album. Molto diverso dal primo.
Vengono lasciati da parte i bassorilievi sonori e le influenze glitch. In _2k_ a regnare sovrana è la cassa dritta. Techno da manuale, un pastone che ci accompagna per quaranta minuti, senza diminuire mai di intensità. Un lavoro compatto, che si trascina dietro l'energia traccia dopo traccia, accumulandola, al punto che suona sacrilego anche solo momentaneamente mettere in pausa. Entrare in _2k_ è esattamente entrare in un loop. Atmosfere e suoni si ripetono sempre molto simili. Lo stacco arriva (inaspettato) alla fine. Prologue, che a dispetto del titolo è un vero e proprio epilogo, ci riporta gradualmente in noi, ricompone i pezzi che i bassi hanno rotto colpo su colpo.
Non siamo certo davanti a un lavoro innovativo. La classicità la si riscontra nelle sonorità, nella struttura dei pezzi, e anche nelle citazioni ai Kraftwerk, attraverso gli innesti metallici di vocoder. Totalmente digitalizzata la musica di Jørgen Thorvald ci prende, ci scuote per bene, e poi ci caccia fuori a calci.
C'è comunque una bella cura, in ogni singolo momento ascoltato. E soprattutto si capisce che si tratta di musica pensata per un set live. Infatti non facciamo altro che immaginarci dancefloor bui e pieni di corpi che ondeggiano assorti.
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La recensione _2k_ di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-06-15 00:25:38
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