Quando il suono del punk ti si attacca addosso è difficile staccarlo via: lo sanno bene i The Twerks che tornano con un terzo disco intitolato "(No) Opinions" tirandosi dietro un po' di vecchi amici della scena (da The Crooks a The Leeches passando per Wasei Hey! Go!), un suono ruvido ma non privo di sorprese e il feticismo del formato musicassetta per dare un'ulteriore prova di autentica appartenenza a quel piccolo mondo antico non del tutto perduto.
Tra le note incise su nastro però non c'è solo la nostalgia dei bei tempi che furono: i sei pezzi in scaletta hanno identità e carisma, e scivolano agilmente sul terreno di un punk-rock dal piglio deciso fatto di riff quadrati, melodie solari, ritornelli appassionati ed energia istintiva.
E’ proprio qui la forza, e in un certo senso il limite, dell’approccio dei The Twerks: un suono vivo e spontaneo che diverte chi sta sul palco e chi sta sotto, ma che difficilmente esce dal seminato.
Se le intenzioni sono queste va benissimo così: il carattere di brani come “WFH” o “Opinion” è l’unica cosa che conta.
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