"indieGENI" di Pablo Spero è un album non semplice da trattare. Già perché, senza ombra di dubbio, vi sono contenuti al suo interno una quantità così ingente di cliché e cose che "vanno di moda oggigiorno" che pare quasi essere di fronte ad un servizio di costume al tiggì. Eppure Spero, ogni tanto, riesce a donarci qualcosa di realmente sincero e direttamente connesso al suo io, come ad esempio la prima canzone, "indieFESO" in cui, su un tappeto soul-rap, si snoda un racconto molto metropolitano e molto contemporaneo e che funziona su plurimi livelli. L'artista di Macerata costruisce quindi un discorso legato a doppio filo con il presente e, in alcuni casi, come ad esempio nella già citata "indieFESO" riesce in questo compito alla grande. Peccato però che la qualità media non rimanga sempre tarata verso l'alto come in questo caso. Già perché, e stiamo parlando soprattutto della parte finale del disco, vi è un calo di qualità, anche per quanto concerne la realizzazione e la produzione, nella qualità, forse frutto di temi, quelli legati alla vita contemporanea in città, molto sfruttati. "indieSCIPLINATO" ad esempio di per sé non è una brutta canzone, con anche una ritmica interessante, peccato che vi sono veramente troppi luoghi comuni che la trasformano, ahinoi, ben presto in una "macchietta di canzone" piuttosto che in qualcosa di veramente valido. Peccato perché Pablo Spero (affiancato da Manu Spero) ha una penna interessante e siamo certi che al prossimo giro abbondonerà l'amore indefesso per i cliché per abbracciare qualche grammo di "vera verità" in più.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.