Un EP dall'anima albionica, in cui l'attitudine british si insinua nello stile, nelle ritmiche e negli arrangiamenti
Il concept ideato dai Liverpool Alligator Park ruota tutto intorno alla città di Liverpool, i cui riverberi – già chiari fin dal nome della band – si avvertono in ogni secondo del disco, con l'anima '60s della British Invasion che aleggia prepotentemente e si insinua nelle ritmiche, nello stile, nel cantato e negli arrangiamenti. “Look Out! The Alligators Are Running” è un primo gustoso assaggio (uscito nel 2018) delle potenzialità del duo veneto che vede schierati Emanuele Zanardo e Francesco Giacomin e che suona un garage-rock potente e convincente, che sembra uscito in presa diretta da un affollato e buio pub inglese. Il sound dei LAP rimbalza tra i Kinks (“California girl”) e gli Who (“We don't wanna die”) per arrivare fino agli Hives, ricordando molto l'approccio creativo e la formazione a due dei conterranei Mojomatics, che qualche anno fa avevano intrapreso un percorso simile. Non c'è nessuna pausa o imperfezione tra un brano e l'altro ma solo un'energia contagiosa e tanta voglia di farsi sentire e di diffondere quell'attitudine impertinente e diretta, totalmente associabile ai gruppi punk-rock di provenienza albionica. Pochi minuti concentrati di rock 'n roll tiratissimo, in un EP da far ripartire in loop ogni volta che finisce.
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La recensione Look Out! The Alligators Are Running di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-06-26 10:22:52
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