Il newcomer varesino sembrava il rapper più incazzato d'Italia, poi è venuto fuori che Massimo Pericolo ha un cuore emo, in un album che ti fa ridimensionare quello che fino a ieri pensavi fosse forte. L'urgenza esiste ancora.
Scialla Semper è il nuovo album di Massimo Pericolo. Il primo album di Massimo Pericolo. Che poi, chi è Massimo Pericolo? Newcomer varesino (o varesotto, non ho mai capito bene la differenza) della scena rap milanese prima, lombarda poi, definitivamente italiana ora.
Massimo Pericolo non è il nuovo della trap, un altro che parla di soldi o qualsiasi altra riduzione vogliate darne. Arrivato in un momento in cui il genere si stava accartocciando sui propri clichè, barricato quasi definitvamente entro i propri limiti, Scialla Semper sposta il fuoco dell'attenzione su qualcosa che davvero suona diverso.
7 Miliardi, prima traccia dell'album e singolo che lo ha lanciato, è una tamarrata immensa. Distorta già dal master, come se fosse pensata per essere suonata in nessun altro modo che in un impianto da poco incapace di reggere il volume ridicolo a cui dovrebbe essere ascoltata. "Mi sono fatto due anni / tu ti sei fatto due grammi", è la prima barra, e già capisci il tiro. Ma quella che può sembrare l'ennesima spaccanata si smentisce subito in un sincero e ulceroso urlo di riscatto, o almeno un tentativo, per chiudere con la voce rotta di un "voglio solo una vita decente".
Se questo è però il brano che lo ha presentato Scialla Semper presenta un altro Massimo Pericolo, meno rabbioso e più cupo, introspettivo, in un album che siede perfettamente in mezzo alla trap e all'Hip Hop culture, con i piattini alla Sick Luke e le 808 (è un riferimento, non sono sicuro ci siano davvero) ma il flow da Metriche Perfette. E sarà per la produzione di Phra Crookers, che invece proprio nuovo arrivato non è. Ma anche per Nic Sarno e Palazzi D'Oriente, o, dato che tanto siamo nel 2019, un pizzico di Generic Animal che dai, non ce lo vuoi mettere?
Massimo Pericolo sembrava il rapper più incazzato d'Italia. Poi è uscito Scialla Semper, che non solo continua a far capire da dove venga la rabbia, ma soprattutto dove cerchi di posizionarsi lui. Ovvero in nessun contenitore e senza nessuna estetica codificata se non i canoni mischiati del rap, dell'emo, della provincia, del carcere, del farcela solo per lasciarsi la disperazione dietro le spalle. Non solo i mezzi per dirlo, Massimo Pericolo ha qualcosa di dire di tanto ustionante da ridimensionare quello che ci sembrava forte di questa scena fino a prima che arrivasse lui. E questo ha un filo conduttore non solo con il rap e l'eredità di InThePanchine, ma con il primo album de Le Luci della Centrale Elettrica, con Giorgio Canali, con il punk hardcore. C'è una parola che contiene tutto questo, che in una recensione non usavo da un po', e che non vedevo l'ora di tirar fuori: urgenza.
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La recensione Scialla Semper di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-16 08:41:00
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