Come è bello, alle volte, tornare a casa, così lo è ascoltare questo "La Minoranza" di Andrea Cassese
Andrea Cassese ha, non solo, una bella voce ma anche un'ottima dizione. Partiamo da questo dato di fatto, quasi fonetico, per affermare come "La Minoranza" è un disco molto bello perché evoca le medesime sensazioni di quelle che si provano, molto banalmente, quando "si torna a casa", magari dopo un lungo periodo di assenza. Diciamo questo perché canzoni come "Lungomare" non presentano nulla di davvero nuovo o di particolarmente stimolante, eppure funzionano. Funzioanano un po' perché, quasi come effetto amarcord, ci fanno ricordare tanti cantautori che abbiamo amato in gioventù e poi funzionano perché, oggettivamente, sono canzoni pop-cantautorali ben scritte, ben arrangiante e ben cantate. Ecco allora che la bella voce (e pronuncia) di cui vi parlavamo in principio di recensione, ben si collega a quanto detto poco fa. Cassese insomma, con qualche micro "hommage" a Niccolò Fabi su tutti, persegue nella sua personale linea di cantautorato, fatto di piccole canzoni, ben scritte, con storie minimali raccontate con garbo. Se avete voglia di qualcosa di rottura, magari anche di sperimentale, senza ombra di dubbio l'artista napoletano non fa per voi. Se invece però avete proprio voglia di prendervi una pausa, "di tornare a casa" e mettervi a tavola con i profumi e i sapori di sempre, ecco che "La Minoranza" è la portata ideale. Buon appetito.
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La recensione La Minoranza di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-06-22 08:08:38
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