Ottima tecnica e realizzazione dell'album, ma i Kaleido Trip hanno bisogno del coraggio di osare per dare qualcosa di veramente interessante.
Biglietto da visita dei Kaleido Trip, l'omonimo album composto da 4 tracce è sicuramente un buon risultato che presenta subito le capacità tecniche dei membri della band che sanno padroneggiare i propri strumenti in un'aria densamente jazz.
Il primo brano cerca di catturare l'ascoltatore con una struttura frammentaria ma circolare, ciclica ma originale, quasi a spiegare sin da subito il senso del proprio nome: un caleidoscopio di note che se ascoltate con la giusta luce può affascinare ed incuriosire.
I brani successivi rientrano più nella tradizione del soul jazz, merito sicuramente anche della presenza del sax che dà sempre molto più spazio e musicalità.
La chitarra si prende spesso momenti di solo che richiamano sonorità virtuose alimentate e supportate dalla buona sezione ritmica, sempre presente e concreta: ottimi i passaggi di basso che si impone anche in primo piano in diversi punti, come nel terzo brano "Phrygana" in cui in pieno stile jazz trio i vari elementi si passano la palla intrecciandosi perfettamente.
I Kaleido Trip si presentano bene, senza nulla di assolutamente originale ma comunque nel complesso piacevole, con una mezz'ora abbondante di esperienza musicale trascinante e ben costruita. Viste le capacità tecniche e le intenzioni dichiarate dalla band sarà interessante vedere la loro crescita magari osando un po' di più ed esplorando la parte più prog ed "elaborata" di cui si ha avuto solo qualche breve accenno all'interno di questi quattro brani.
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La recensione Kaleido Trip di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-07-24 16:01:43
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