Kajar Cornice 2019 - Rap, Elettronica, Alternativo

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Fondendo liberamente pop e hip hop, ambient e rap, i Kajal propongono una “Cornice” di disagio generazionale che tenta di smarcarsi dalla prevedibilità

In questa “Cornice” generale i due Kajar hanno inserito quattro quadri di disagio e di alienazione metropolitana, tutti ricchi di immagini intime e personali che però riguardano allo stesso tempo un’intera generazione.

In questo ep si gioca con ritmi ed effetti elettronici ma il gioco si fa serio nei testi, che lasciano pochi spiragli alla speranza (in “Nero” il cantante dichiara apertamente che “La speranza non mi dona”), eppure si intravede una continua ricerca di uscire fuori da questo tunnel di malessere sociale e di inaridimento dei rapporti umani (“non vivo, tento, sperando arrivi il giorno dell’immenso”, dal singolo “Caribù”).

Nella loro bio i due artisti torinesi dichiarano che “il progetto non vuole fermarsi alla sola musica ma intende coinvolgere anche soggetti provenienti da altri campi artistici, dalla danza alla visual art, dalla grafica all’illustrazione” e infatti già nel videoclip di “Caribù”, primo singolo estratto dall’ep, una ballerina interpreta gli umori del brano mentre diverse sfumature di colori liquidi si compongono tra loro dando vita a nuove forme ed immagini.

Metaforicamente, la ricerca di una realtà “vera” e non solo virtuale, fil-rouge dei testi, si traduce negli arrangiamenti con un utilizzo insolito di suoni e strumenti acustici, non piegati al rigido volere dell’elettronica ma caldi e dignitosissimi nel loro contributo emozionale a pezzi che viaggiano sempre su atmosfere fatte di accordi minori e di ricordi del passato, di nostalgia e di introspezione.

In mezzo alle trame di beat minimali e incisivi si installano melodie malinconiche, fondendo liberamente pop e hip hop, ambient e rap, partendo dall’interno per cercar di andare poco a poco più lontano e riuscendoci particolarmente nel brano “Tebeide”, una spanna sopra gli altri.

I Kajal vogliono proporre le loro idee personali smarcandosi dalla prevedibilità e dai luoghi comuni e, benché quattro pezzi siano pochi per dare un giudizio definitivo, si può dire sicuramente che i due sono sulla buona strada.

 

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La recensione Cornice di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-06-28 19:24:02

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