Alternative rock edulcorato in chiave melodica per l’esordio de Il Vertice, che in “Tentacoli di periferia” cantano la loro voglia di evadere
La periferia ti cresce tra le sue calde braccia materne, dandoti l’impressione che il mondo sia una grande casa dove vive un’unica famiglia, perché la periferia stessa all’inizio ti sembra essere l’intero mondo. Arriva il giorno, però, in cui ti accorgi che quella periferia che prima era tutto il tuo mondo, in realtà è solo una piccola stanza, magari un ripostiglio pieno di cianfrusaglie cariche di ricordi che comunque non possono più bastarti per vivere. Così ad un certo punto hai bisogno di uscire da quelle quattro pareti, non fosse altro per andare in cucina o nel bagno…
Questa metafora rappresenta un po’ l’idea alla base di “Tentacoli di periferia”, primo ep de Il Vertice, power band della provincia lombarda (per la precisione quella di Varese), che, in un racconto lungo sei canzoni “rock oriented”, raccoglie ricordi, storie e immagini di quella periferia nella quale sono nati e che ormai ha stretto i suoi “tentacoli” intorno alle loro vite.
Alternative rock che strizza ogni tanto l’occhio al pop, con melodie orecchiabili, benché non sempre perfettamente messe a fuoco, e con testi ricchi di istantanee quotidiane in cui è facile immedesimarsi, “Tentacoli di periferia” è un urlo di liberazione intonato da ragazzi che non si accontentano e che, tra alcune incertezze ma anche con tanta determinazione, compiono il loro primo passo discografico alla ricerca della propria strada.
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La recensione TENTACOLI DI PERIFERIA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-07-03 10:54:38
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