L'indie e la trap sono probabilmente i due generi musicali più in espansione in Italia negli ultimi tempi. Nei testi della nuova generazione di cantautori indie, in pratica, il fulcro ruota spesso attorno a tre verbi: amare, bere e fumare; i trapper amano concentrarsi essenzialmente sugli stessi temi estremizzando i 3 sostantivi corrispondenti: sesso, alcol e droga.
Di frequente il nuovo panorama indie, il cosiddetto itpop, fa del romanticismo una bandiera, almeno dai Thegiornalisti in poi, e i brani sfiorano la superficie delle emozioni, con grande leggerezza, utilizzando soprattutto parole semplici e dirette, rime elementari e metafore comuni. Dieci anni fa la "leva" indie degli anni zero - Le luci della centrale elettrica di Vasco Brondi, Brunori Sas, Dente, The Zen Circus... - stupiva subito per la profondità e l'originalità delle canzoni.
In questa evoluzione emerge la scuola romana: oltre a Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti, dal Lazio hanno ormai fatto il loro ingresso nel pop mainstream nazionale artisti come Calcutta, Gazzelle, Carl Brave e Franco126... Il successo di una tendenza diventa inevitabilmente un punto di riferimento anche per nuovi cantanti, in un'epoca in cui i giovani ascoltatori sembrano cercare messaggi sempre più facili, diretti e "social".
Redh è un giovane cantautore di Roma e si inserisce in questo contesto con l'EP "Torneremo", composto da sei brani basati su chitarra, sintetizzatore, basso e batteria. I pezzi parlano per lo più di ragazze; "Torneremo" è un inno alla voglia di restare giovani e "Ci credi" è una dedica a un'amica che non c'è più.
Dal punto di vista dei testi ci sono tre punti su cui puntare per il futuro: il cinismo che trapela dalle canzoni e che può diventare un marchio di fabbrica; l'attenzione per le piccole cose (il panino, il lavarsi i denti, il letto...) che può trasformarsi in una "poetica" del quotidiano; la bravura sta anche nella capacità di evitare rime troppo facili e nel non ripeterle.
Nel complesso l'EP suona orecchiabile: riguardo agli arrangiamenti, lo spunto più interessante risiede nell'utilizzo dell'elettronica e delle atmosfere dance. In generale, il consiglio è questo: occorre cercare di differenziarsi il più possibile dal resto della scena, per riuscire a distinguersi davvero, con profondità e originalità.
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