I dischi che in questo periodo stanno arrivando sul mercato della nostra penisola confermano la vitalità di un certo mondo underground, sempre meno sotterraneo e molto più teso verso il pubblico di "massa". Pur con tutto questo, se non si vuol essere additati come "puristi", non si può non ammettere che la qualità dei suoni prodotti sia inferiore alle attese. Nel caso di "Un affare difficile", il nuovo album del gruppo bergamasco, siamo proprio di fronte ad una situazione del genere: musica orecchiabile con un orecchio teso al suono e un altro teso al mercato. Ciò non significa, appunto, che bisogna rifiutare di avvicinarsi a questo lavoro, ottimo risultato per essere la seconda prova ufficiale di un gruppo battezzato da "Arezzo Wave" e che ora si cimenta nell'incrocio di ritmi tipici della scuola On-U-Sound, sulla scorta degli insegnamenti degli Africa Unite, del dub degli Almamegretta e del drum 'n' bass di origine inglese. Non a caso il lavoro è stato mixato dal "distorto/ipnotico" Madaski, e un brano come "Cambia" rappresenta nel modo migliore tutte le prerogative di cui sopra, mentre "Anima caribe" è la conferma di come i R.N.T. abbiano deciso di fare una visita di passaggio nella casa di papà Marley per prendere, stavolta, solo lo stretto indispensabile ("R. R. Station"). Nel complesso il loro è un "reggae che protende verso il dub" ("Walkabout"), cercando contaminazioni (im)possibili spesso con suoni liquidi, a volte con del noise ("Dubbio") di scuola newyorkese, e altre volte ancora con passaggi di swing e di rap. E poi non si dimenticano, come già detto, di ricerche nel campo del drum 'n' bass, ritrovandosi prima vicino ai Casino Royale di "In picchiata" ("Cambia O.H."), e poi un po' più tesi verso suoni sperimentali in canzoni come "In un soffio di forma". Tuttavia il suono risulta molto omogeneo, anche se si pensa all'intervento del sax e dei fiati, che nel caso di canzoni come "Culture" e "Libero" testimoniano la poliedricità dei ragazzi di Bergamo pure nel momento in cui devono scrivere le loro valide liriche ("Tutto ciò che ho intorno che mi dà è... cultura, per non dimenticarmi della mia cultura"). Da rilevare e sottolineare la collaborazione di Zulu dei 99 Posse proprio nel brano "Culture": se da una parte la sua presenza è ottima dal punto di vista del suono, dall'altra rende chiara l'idea che il leader del gruppo napoletano incarni a pieno titolo il "Rafaniello" di certa musica italiana con le sue disparate partecipazioni in altrettanti progetti senza anima.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.