Un unico racconto che si sviluppa nel corso di cinque tracce ed ha come protagonista Gilda, una giovane ragazza, ed il suo corpo. Una bellissima prova di spoken music.
Se Emile Zola e i naturalisti -che cercavano di dare una spiegazione meccanico-scientifica a tutto, anche a sensazioni impalpabili come sentimenti ed emozioni- si fossero trovati a giustificare il motto latino“mens sana in corpore sano” avrebbero scritto qualcosa di molto simile a questo Ep. Che certo, potete pure parlarmi di endorfine e ferormoni, ma che nesso dovrebbe esserci tra il sollevare pesi e la mia salute psicologica?
Mettersi a nudo, in fondo, può significare mostrarsi come madre natura ci ha concepito, così come raccontarsi nelle proprie e più recondite paure. È quel che ha fatto la Monosportiva Galli Dal Pan, un nome complicato dietro al quale si celano Eugenia, cantante e compositrice, e Lorenzo, musicista e poeta slang. Il loro primo omonimo ep è, a tutti gli effetti, un unico racconto che si sviluppa nel corso di cinque tracce ed ha come protagonista Gilda, una giovane ragazza, ed il suo corpo.
Il corpo come specchio della propria anima, come sintomo d’inadeguatezza col mondo, il corpo sede di piacere e allo stesso tempo fardello della vita terrena, il corpo nelle palestre e negli ospedali, il corpo fatto oggetto, fonte di desideri quanto di pressioni sociali. Il duo bolognese affronta con una leggerezza tagliente tematiche molto attuali sulle note di un sound elettronico, danzereccio ma malinconico, A metà strada tra l’anima più pop di St. Vincent e l’attitudine analitica degli Offlaga Disco Pax.
Una bellissima prova di spoken music.
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La recensione Monosportiva Galli Dal Pan Ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-06-07 15:20:00
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