Un EP breve e incisivo, con un mood macabro che le produzioni di Grabe rendono al meglio
Grabe è un giovane produttore pugliese, classe ‘94, esordisce già nel 2014 e collabora da allora con nomi come Mezzosangue e Claver Gold; dopo qualche singolo rilasciato con Franchetti al microfono, questo ‘Farmacia EP’ è il loro primo Ep. ’Lexotan’, ’Harakiri’, ’Blue Whale: basta scorrere i titoli dei pezzi per capire che droghe, antidepressivi e violenza sono sono la dolorosa cassetta degli attrezzi di Franchetti, con cui stende 5 brevi liriche (quasi tutti i pezzi sono una strofa e “ritornello”) angosciose e aggressive, abitate da istinti suicidi, misoginia e sostanze varie. Con punte di disturbo possibili quando si tira fuori la macabra storia/mezza bufala della Blue Whale o si parla dI Lexotan nei drink delle tipe (’Blue Whale’), ma il limite fra cattivo gusto e provocazione lo decide ogni ascoltatore. Fatto sta che le barre di Franchetti a tratti colpiscono davvero, pur senza scostarsi troppo dal canone del genere, e i meno di dieci minuti complessivi dell’EP passano prima che l’insistenza su certi temi e toni possa realmente annoiare. Le produzioni di Grabe fanno il paio con le barre disegnando beat cupi, in quel mix di bassi ultradistorti, melodie dissonanti e occasionali chitarre emo (’Insomnia’) che viene chiamato Souncloud rap, e che qui troviamo con diverse influenze in stile drill e assalti in scream sul finale di quasi tutti i brani. Cinque schegge taglienti e veloci per un lavoro che, pur nella sua essenzialità, riesce ad essere incisivo.
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La recensione Farmacia EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-08-16 13:52:38
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