In "Magnifique" non tutto funziona alla perfezione ma Elek Style è un nome da tenere d'occhio
Diciamolo subito così almeno non lasciamo possibilità di fraintendimenti: "Magnifique" non è un disco perfetto, anzi in più punti ci sono cose che non funzionano e dei passaggi a vuoto eppure, nonostante ciò, è un nome da tenere d'occhio. Già perché Simone Pezzotti in un disco-fiume, composto da ben diciassette canzoni molto dense, alcune delle quali molto lunghe, immette tutta la sua creatività e ci fa conoscere tantissime, se non tutte, delle sue sfaccettature. Ecco, numerosi lati del suo carattere artistico sono davvero molto interessanti, come ad esempio emerge chiaramente in pezzi quali "Miao" che, seppur nella loro semplicità di fondo, sono trascinate da un ritmo suadente e perfetto per l'estate, a metà strada tra l'it-pop e quell'italian-graffiti che pare essere il grande "crunch" di questa stagione. Eppure dicevamo prima non tutto funziona alla perfezione, soprattutto dal punto di vista dell'ispirazione che non empre si mantiene altrettanto frizzante e stimolante come nel già citato "Miao" o in "Shangai", la traccia che più abbiamo apprezzato. Ecco proprio "Shangai" ci fa ben sperare per il futuro: con maggiore attenzione, se non proprio cura e tempo, il rapper di Civitavecchia potrebbe davvero diventare un nome assolutamente autorevole nel panorama italiana. Per il momento è un "giovane di buone speranze": l'augurio è che non faccia la fine di un Lanzafame qualsiasi ma che diventi, al più presto, un Florenzi o un Romagnoli.
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La recensione Magnifique di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-07-27 08:04:34
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