Talento, sfacciataggine e rabbia: l'esordio di Crisso
Crisso, moniker di Cristian Biasin, non è un rapper come gli altri. Questo è chiaro sin dall'ascolto di "Intro", opening track di ZUGZWANG, il suo disco d'esordio. Il rapper-cantautore casertano ci propone nel suo album il mix perfetto tra critica sociale, sperimentazioni elettro-psichedeliche e quell’irriverenza nel cantato che non lo farebbero minimamente sfigurare se accostato ad un nome qualsiasi della Machete Crew.
I toni politici si fanno forti sin dall'inizio dove, su una base elettronica à la Ivreatronic, si innalza un proclama surreale- quanto ironico- che ci invita a distruggere musei, biblioteche, accademie ed anche il femminismo. I toni rimangono forti anche in "Salvini", brano che lancia una critica a coloro che si lamentano della realtà che li circonda senza fare nulla e a quelli che scaricano i problemi della società sul "diverso", invocando a gran voce Salvini. Con "Zugzwang" ci viene poi presentato il manifesto del rap secondo Crisso, che sopra uno yodel distorto e un beat arabeggiante, ci informa di essere il detentore del "distintivo" di questo genere musicale, criticando la scena contemporanea. Critica al panorama rap che ci viene riproposta all'altezza di "Accettami" e "Gang", brano che gioca sui luoghi comuni del rap, attaccando una certa tipologia di linguaggio utilizzato dai colleghi dell'artista. In seguito, ZUGZWANG ci regala alcuni pezzi che lasciano maggiore spazio alla componente melodica, facendo emergere le doti canore- non scontate- di Crisso. Parliamo di "Priamo" e "Il vero uomo", dai quali affiorano piccoli spaccati della vita sentimentale dell'artista, che si spoglia così di quella durezza impropriamente affibbiata alla figura del rapper. A concludere il disco, infine, troviamo "Boss", brano auto-celebrativo con il quale Crisso ritorna a fare il verso ai suoi colleghi distaccandosi nettamente da questi.
Con questo suo disco d'esordio Crisso ci dimostra con decisione il suo talento, tanto a livello di scrittura, quanto a livello compositivo. Siamo sicuri sarà capace di regalarci grandi sorprese in futuro.
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La recensione ZUGZWANG di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-08-28 13:14:31
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