Dalle ceneri dell’antica band, Giacomo D’Attorre risorge – dopo circa quattro anni – come un’araba fenice e fa spiccare un nuovo volo ai suoi Clever Square, che ormai della vecchia formazione annoverano solo lui, accompagnato in questa nuova avventura da Francesco Lima (chitarre/piano/wurlitzer) e Andrea Napolitano (batteria).
I tre sfornano un disco che per la prima volta porta il nome stesso della band, quasi fosse una vera e propria nuova nascita, proseguendo musicalmente il cammino cominciato da D’Attorre e (vecchi) soci nel 2005 ma sviluppandolo in maniera più intima e personale rispetto al passato.
L’impressione è che quando l’artista ravennate posa i piedi sulla sua terra riesce magicamente a trasformarla in vaste e soleggiate distese di spiaggia americana, una spiaggia solitaria e con i colori un po’ sbiaditi come nelle fotografie di venticinque anni fa. Respirando l’aria dell’Adriatico a pieni polmoni, inoltre, il nostro ne sintetizza l’ossigeno facendo arrivare alla sua mente la brezza dell’Oceano. Nascono così, in maniera naturale, i suoi brani, come se fossero stati generati davvero nell’America degli anni ’90, venuti fuori dalle corde (vocali e chitarristiche) di Pavement o Dinosaur Jr. ma mai incise dai “reali” autori, e lasciate quindi vagare libere nell’aria fino a raggiungere Ravenna, incontrare Giacomo D’Attorre e finalmente riuscire a consolidarsi in composizioni dolceamare, semplici eppur incisive.
I riferimenti restano quelli di sempre (ovvero, oltre alle già citate due band, anche Guided by Voice, Sebadoh e compagnia) ma l’autenticità della scrittura, i suoni sbilenchi e morbidi, gli arrangiamenti visionari e la delicatezza delle interpretazioni toccano nuove vette.
Ulteriore “chicca” di questo lavoro è poi la presenza di Adele Nigro (Any Other) che presta voce e sax in “Avocado Phishing”, contribuendo a suggellare un album da ascoltare e riascoltare e riascoltare ancora.
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