Grow è l'album d'esordio dei Cau Porta: rimando alla tradizione popolare
Una lunga onda, una leggera brezza marina, il rumore dell'acqua che si infrange tra gli scogli, un ritmo tribale, quasi caraibico, ed ecco spiegato l'intro dell'album d'esordio dei Cau Porta, "Another Place" è la prima traccia di "Grow". Un viaggio che riconduce alle origini, alle radici quelle ben salde in ognuno, per ritrovare il porto sicuro, quel posto che riconosciamo come casa. Tra Tarantella e Pizzica, tra ritmi mediterranei, l'album incalza, prendendo forma e assumendo carattere.
Un richiamo alla natura attraverso il suono del flauto e il cinguettio degli uccelli per uno scenario tutto da immaginare, una foresta forse, così si presenta la terza traccia "Here". Un progetto che ha dei rimandi alla world music, che vuole omaggiare la tradizione, quella popolare, così i Cau Porta ci fanno viaggiare nelle falde delle terre del sud.
Il gruppo si prende lo spazio giusto per potersi esprimere liberamente, costituendo un album denso di significati e di energie, che prende tanto dalla musica popolare e dai suoi ritmi, per poi stravolgerli in danze assolutamente nuove. La title track cresce piano piano con sonorità orientali e percussioni.
"Grow" è elogio alla sperimentazione, alla contaminazione, agli accostamenti sonori. Non si può fare altro che alzare il volume e sognare nuovi e vecchi orizzonti.
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La recensione Grow di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-08-24 13:46:44
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