"The Idiot" è un album da "bere" a piccoli sorsi, dalla potente forza evocativa
I Franky Barbano, band toscana, ritornano in studio dopo 3 anni e incidono il loro primo lp. “The Idiot”. Dopo aver iniziato a lavorare insieme nel 2008, pubblicano, nel 2016, l'ep "Zoo Life" dove, la tranquillità dei ritmi di vita della Terra e dei suoi abitanti e i rumori casuali di una qualsiasi giornata, trovano una sintesi perfetta e una chiara trasposizione in note. Ed è sempre la tranquillità, la calma che si respira nel nuovo lavoro. 11 tracce, sostanzialmente acustiche che, inconsciamente (o forse no) hanno qualcosa a che fare con i Kings Of Convenience. L’attitudine è sicuramente la stessa: dipingere immagini, scenari con la potenza evocativa della chitarra acustica e della voce come accade, per esempio, nella traccia d’apertura “Baby Baby”, nell’eterea “Cigarette Break” o nella più oscura “Tonight. Non mancano incursioni nella terra della perfida Albione; “Satellites” ha quella malinconia tutta british, fatta di nebbie e pioggie da osservare dietro le finestre. Anche la traccia di chiusura, “The Sky Is Falling” è intrisa della stessa dolce malinconia. E poi ci sono i brano che più si avvicinano ai già citati Kings Of Convenience come “What Is It For?” o “A Joke”. “The Idiot” è un album, potremmo dire, da bere a piccoli sorsi. La forza evocativa dei testi, delle melodie, delle progressioni armoniche, ci trasporta in un’altra dimensione. Si respirano arie del nord, da quelle della Gran Bretagna fino ai grandi spazi dai cieli infiniti della Norvegia. Se proprio vogliamo trovargli un difetto potremmo accusarlo di essere un pelino lungo (46 minuti). Ma il progetto è tanto buono quanto genuino che gli perdoniamo tutto.
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La recensione The Idiot di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-09-13 17:14:00
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