Francesco MalagutiParti! Non Lavorare Stanca2018 - Progressive, Elettronica, Alternativo

Parti! Non Lavorare Stancaprecedenteprecedente

"Parti! Non lavorare stanca" di Francesco Malaguti è un disco il cui la parola ha, sempre, un incredibile peso specifico

Quando parte la quarta traccia, "Scorrete, mie lacrime", è ovvio pensare ai Massimo Volume, non tanto ad una loro canzone nello specifico quanto alla loro lezione o, per meglio dire, all'eredità che questo, seminale, gruppo ha lasciato in una larga fetta di epigoni più o meno riusciti. In questa schiera si inserisce, giustappunto, Francesco Malaguti, cantautore bolognese che con "Parti! Non lavorare stanca" aggiunge un tassello, abbastanza importante, al suo personale cursus honorum nel mondo della musica contemporanea. Parliamo subito chiaramente: il disco in sé è realizzato in modo dovizioso e attento, tuttavia permane una certa aria fortemente derivativa che non può non lasciare, degli strascichi negativi, quantomeno a livello puramente di "ispirazione artistica". Tuttavia l'album del bolognese è un album ricco e stratificato che trova forse la sua personalissima "vetta" proprio con "Scorrete, mie lacrime", un pezzo di oltre otto minuti in cui Malaguti dimostra la sua ottima conoscenza e dell'italiana e dell'utilizzo di esso all'interno di una canzone. Infatti in ogni pezzo di questo disco è la parola ad essere regina e punto baricentrico di tutto, dimostrando, ancora una volta, come sia importante darle il giusto peso specifico. Bene, qui in "Parti! Non lavorare stanca" questo peso è ingente. Alle volte troppo, nella maggior parte delle occasioni il giusto.

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La recensione Parti! Non Lavorare Stanca di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-08-16 08:17:16

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