Rinati dalle loro stesse ceneri, con il primo lp i perugini Lesbian Wallet scalciano e graffiano e tritano ansie hardcore in poltiglie tra grunge e stoner
Rinati dalle ceneri di se stessi, dopo una momentanea pausa di riflessione che li ha poi riuniti in matrimonio più determinati di prima, i Lesbian Wallet hanno forgiato con le fiamme il proprio sound e hanno sfornato da poco il primo lavoro sulla lunga distanza, “Date animals” che segue l’ep “Elk” del 2016.
La musica di questo roccioso gruppo folignate è come un foglio di carta vetrata che accarezza la pelle del corpo ustionata. Ruvidezza esaltata da distorsioni corrosive, velocità come liberazione dalle ossessioni, “pugni dietro alle ginocchia” per mettere alla prova resistenza ed equilibrio: questi ingredienti compongono il materiale edile con cui la band di Foligno costruisce il proprio muro sonoro che fa da confine tra le fangose terre del grunge e quelle più sabbiose dello stoner con un vento hardcore che soffia violento sollevando qualunque cosa si trovi sul terreno.
La title-track fa da portabandiera mostrando subito di che pasta è fatto il trio ma sono i sette minuti e mezzo di “Margherita Hack” a rappresentare il momento più alto del disco, con una composizione in grado di reggere la durata e riecheggiare abilmente l‘asfissiante assenza d’atmosfera.
Unico neo: in certi momenti i suoni della batteria sono affossati, calpestati e maltrattati da tutti gli altri strumenti che infuriano e, pur cercando di tirar pugni a loro volta, finiscono per toccare a malapena.
Comunque un lavoro schietto e ruggente che fa ben sperare nel futuro di questa band.
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La recensione Date Animals di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-09-27 19:20:19
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