Undici è l'ultimo disco di Silek è un groviglio di tensione, di featuring, di rime, dalle sonorità asciutte
“Undici” è il calderone bollente di rime e generi, con le radici nell’hip hop ma immerso in sonorità che partono dal Rap, per spaziare tra la Dancehall, il Boom Bap e l’ Elettronica. L’ultimo disco di Silek è un groviglio di tensione, di featuring, di rime, dalle sonorità asciutte.
Un album ruvido e articolato: 13 tracce, pronti a schiacciare play?
Il futuro, la società di un tempo post rabbia, dove è fondamentale affilare il dissenso, politica e schermi, il tema sociale la fa da padrona. Rap, rime incazzate, aggressive, ma mai scontate.
Fraseggi che sono come rapide, producono un velocizzarsi del corso con onde e turbolenze all’interno delle sonorità. Il rap si fa tecnico, Silek affila le lame della lingua, per scagliare parole che risultano coltelli affilati.
Basi dub, potere al popolo, “dirette e frasi da dire, tenete pure il resto:” i testi di “Undici” sono screenshot di messaggistica istantanea di sfogo contro una repressione moderna in una gabbia di vetro, Non resta che osservare la fotografia scattata lasciando spazio alle parole.
Maestria e tecnicismi, “Undici” è un disco maturo, che sa dove indirizzarsi, che sa dove vuole arrivare, al suo passaggio prende tutto e non si ferma, un vortice con incursioni di generi differenti, in balia della corrente, ma con una coerenza stilistica, all’interno del quale la diversità è come sempre un arricchimento.
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La recensione Undici di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-09-18 15:02:23
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