Lionel Scardino Pollux Piano 2019 - Strumentale, Acustico, Classica

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Sacralità del piano: con Lionel Scardino si entra con rispetto in un luogo quasi religioso

C'è una certa aurea mistica, ma non da santone o stregone da strapazzo, piuttosto di devozione e luogo dell'anima quando si "varca la soglia" di "Pollux Piano", l'album di Lionel Scardino. Il compositore argentino infatti nelle sue dodici composizioni pianofortistiche inserisce un gradiente di sacarlità veramente molto raro per questi tempi che lasciano l'ascoltatore ammirato e colpito. Verrebbe da dire quasi in devozione, se non risultasse un po' blasfemo visto che, nonostante tutto, i pezzi qui contenuti sono anche pop. Sono pop nella misura in cui componimenti come "Naos" (titolo che, guarda caso, cita direttamente il termine greco con cui si indica la parte più sacra di un tempio, ovvero, letteralmente, "la dimora di dio") possono essere fruiti anche da persone digiune di musica strumentale e sperimentale come questa. Il miracolo può avvenire grazie all'arte di Scardino che, pur non rinunciando neppure per un secondo alla sua aurea mistica, tutto appiana e tutto avvicina. Ecco, proprio qui sta il valore più profondo e importante di "Pollux Piano", un disco che non rinuncia alla sua natura "per pochi" pur andando incontri "ai molti". L'operazione è di grande suggestione e nonostante una lieve verso il finale dell'album, dove l'estro di Scardino pare, solo per un momento, affievolirsi, ci pare completamente riuscita. Un miracolo o semplicemente il risultato di una preghiera ben spesa del tempo antico. 

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La recensione Pollux Piano di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-10-11 08:14:45

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