Arte che batte la vita, insomma, ancora e ancora una volta
Sperimentale e lisergico. Entro questi due "paletti interpretativi" si muove "600 Miles From Home" di LCR un lavoro che, non ve lo neghiamo, ha messo a dura prova non soltanto le nostre, magari scarse, capacità interpretative ma, soprattutto, la nostra cognizione del tempo e, in particolar modo, dello spazio. Già perché la dimensione spaziale, o per meglio dire, di dilatazione assoluto dello spazio, è forse il tratto identitario più spiccato di questo disco e di tutte le diverse tracce che lo compongono. Tracce che, ve lo diciamo subito onde evitare fraintendimenti, vanno a incasellarsi in quel genere gassoso e fumoso ma, almeno per noi, tremendamente affascinante che va sotto il nome di "musica ambientale elettronica e sperimentale". Ecco allora che, piano piano, il "quadro astratto" rappresentato da questo lavoro si fa, un poco, più chiaro. Ci si muove in un mondo sperimentale e lisergico in cui le cognizioni di spazio e tempo sono pure formalità e dove, su tutte le cose, domina la vena creativa di "andare oltre". Ed ecco allora che ogni traccia di questo disco "va oltre" e ci fa, letteralmente, fare viaggioni incredibili senza bisogno di assumere alcuna sostanza. Basta la musica, basta la forza, dirompente, di questa musica d'avanguardia. Arte che batte la vita, insomma, ancora e ancora una volta.
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La recensione 600 Miles From Home [Remastered] di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-10-19 09:01:11
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