Se hai voglia di teletrasportarti sulla sabbia, tra le onde, nella lava o di volare, questo è un bel viaggio
Se hai voglia di teletrasportarti sulla sabbia, tra le onde, nella lava o di volare, questo è un bel viaggio. "AZOTH" è il primo esperimento "ambient - elettronico" della "fabbrica di frequenze" FF music, formata da Roberto Demasi e Vincenzo Marcone, due amici originari del Sud Italia che vivono a Urbino. L'EP è composto da quattro brani creati con due computer, una tastiera e una vecchia batteria elettronica: i suoni ambientali si fondono a synth e drums attraversando i quattro elementi della natura.
La terra apre le danze, rappresentata dalla sabbia della prima traccia, "Soft Sand": ascoltando il brano e le sue voci, è facile immaginare una grande spiaggia deserta lambita dal mare, forse proprio in autunno, sotto un cielo grigio e un po' inquietante. Dalla terraferma è quasi automatico entrare nell'acqua, il secondo elemento, e lasciarsi cullare dalle onde di "Neptune Noise" in una deriva abbastanza ritmata: sarebbe divertente fare il morto a galla con le cuffie nelle orecchie.
L'acqua può convivere con il fuoco: lo Ionio e l'Etna ad esempio lo fanno da sempre, lo sanno bene i catanesi; così il magma di "Lava Level" scorre, placido ma con picchi di calore, come un fiume rosso e nero lungo il pendio di un vulcano. Questa eruzione musicale è ancor più spettacolare se vista da un elicottero sospeso in mezzo al cielo, tra folate d'aria, con in sottofondo "Heaven Hop".
L'ascolto di "AZOTH" è una bella esperienza per gli amanti del genere ambient - elettronico: in futuro il duo FF music, oltre a continuare a creare buona musica in questo filone, potrebbe sperimentare coinvolgendo qualche cantante nelle proprie produzioni e provando a rielaborare la forma-canzone; stando a queste premesse, il risultato sarebbe interessante.
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La recensione AZOTH di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-10-23 19:35:04
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