NUMEN sono quindici pezzi onirici con cui PAV ci sussurra sotto la pelle, mentre da dentro le coperte cerchiamo di ricordarci che anche quest'autunno ci porterà qualcosa di nuovo per rinascere.
NUMEN sono quindici pezzi onirici con cui PAV ci sussurra sotto la pelle, mentre da dentro le coperte cerchiamo di ricordarci che anche quest'autunno ci porterà qualcosa di nuovo per rinascere. NUMEN fa subito pensare al divino, ma questo disco sembra parlarci più di quanto potente e sacro è riuscire a rimanere ogni giorno umani.
"È folle non credere che amare non sia credere che l’acqua si asciughi e il mondo si fermi e il fuoco si spenga bruciando e gli altri siano sempre troppo lontani per esistere in questo stesso spazio".
I testi eleganti e ricchi di citazioni letterarie sembrano poemi, cantati dalla voce magnetica di PAV e avvolti in un suono rarefatto. NUMEN ci libera dal peso delle domande che ogni giorno facciamo a noi stessi in una vera e propria catarsi e deflagrazione emotiva.
Unendo analogico ed elettronica, strumenti acustici e solo acustici (pianoforte e chitarra), PAV con questo disco ci culla in atmosferiche poetiche e visionarie in un flusso continuo di immagini.
"Poi fermati, mentre inciampa il respiro e si increspa il suono della tua pelle" ci fa sentire il Profumo di NUMEN: un progetto che utilizza elettronica, rock e cantautorato per creare un unico disegno composto da quindici punti.
A questo punto Unisci i punti e ricuci la tua storia, tra ricordi ancestrali e futuro.
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La recensione NUMEN di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-10-21 20:22:47
COMMENTI (1)
davvero molto bello! complimenti!