Una carica d’adrenalina elettro-rock da elettroshock si scatena sin dalle prime note di “Afa”, traccia d’apertura di “Dentro un’orbita”, secondo disco del particolare combo che risponde al nome di Aldo pur essendo una band capitanata da una donna (Elisa). Con voce profonda e graffiante la cantante tira subito fuori le unghie e insieme a Luca, Stefano, Cristiano e Matteo (il resto della band) dona alle nostre orecchie sei canzoni incazzate e travolgenti. Ma dov’è Aldo? Pare che sia il produttore (insieme all’etichetta Scatti Vorticosi Records) nonché autore delle foto e delle grafiche (insieme a Elena e Olivia) e ha curato le registrazioni (insieme a Dario ed Elena). Parliamo dello stesso Aldo? Non si sa. E come mai il gruppo ha deciso di chiamarsi con il suo nome è anche qualcosa che sfugge alle nozioni fornite nella scheda qui presente (approfondiremo per voi). Tutto ciò che sappiamo è che “dal 2013 Aldo ingurgita e fa suo ogni suono che gli capita a tiro”. Ma invece di perderci in queste quisquilie procediamo con l’interessante ascolto di questo “Dentro un’orbita”, un lavoro cangiante eppure con un’anima ben riconoscibile.
Tra ritmiche funk e un’energia tutta rock la formazione piemontese dà vita a quello che a conti fatti è poco più di un ep (per durata) ma che è anche un concentrato di sfoghi, impressioni, scene di vita quotidiana e ricordi condensati in pezzi vivaci ed orecchiabili. L’impostazione di fondo è, come si diceva prima, molto cangiante, arrivando a flirtare con il rock’n’roll (“La gabbia”) e con il reggae (“Tutto gravita”) e a donare una piccola perla di evanescenza pop intarsiata d’elettronica come la strumentale, fulminea (poco più di un minuto) e anonima “Traccia 6”.
Un lavoro ispirato che fa decisamente venir voglia di puntare su questa band dal nome semplice ma dagli impulsi multiformi.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.