Dopo cinque anni di letargo ritornano i Vidi Aquam, a raccontarci con il loro gothic rock ottantiano una Berlino snaturata e in mesto declino.
Dopo cinque lunghi anni di letargo ritornano sulle scene i Vidi Aquam con un mini concept dedicato a Berlino. Sì, lo so, lo so…Ma prima che possiate farfugliare un più che comprensibile “Che palle! Un altro disco su Berlino?” é bene che si sappia che a questo giro la “città-laboratorio a cielo aperto” per eccellenza viene sganciata da qualsivoglia intento celebrativo per essere inquadrata dal combo milanese in una prospettiva tutt’altro che lusinghiera: “Una metropoli che vive sul mito del proprio passato, ma che in realtà sta morendo a causa della ‘gentrificazione’ provocata da un turismo globalizzato di massa e dal movimento Hipster, il quale, a causa di un atteggiamento finto artistico, ha provocato l'innalzamento degli affitti denaturalizzando interi quartieri, quelli che un tempo esprimevano la vera e affascinante anima della capitale tedesca”.
Dunque, una Berlino snaturata e in mesto declino quella cantata da Nikita & Soci, attraverso cinque tracce che, come da ormai collaudata cifra stilistica, affondano le proprie radici negli anfratti più oscuri degli anni 80: dall’opener “Gentrification”, che ammicca ai grandissimi Virgin Prunes, a “Oberland”, che sembra partorita dal connubio Siouxsie Sioux/Steven Severin, dagli spasmi joydivisioniani di “Breathless” alle tastiere dei primissimi Simple Minds, che in “Spielstadt” sposano la teatralità vocale di Peter Murphy, fino al congedo gotico-rituale di “Pass The Borderline”, in pieno stile Bauhaus, i Vidi Aquam cercano di rivendicare come possono il loro personalissimo “Wir Sind Berliner”, giusto per parafrasare la storia.
Ciò a conferma del fatto che non solo l’intrigante Berlino appartenga davvero a tutti – con tutte le mistificazioni del caso – ma che ognuno sia libero di raccontarla e viverla un po’ come cazzo gli pare. Ci piaccia o meno.
---
La recensione Oberland di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-11-16 15:15:00
COMMENTI (1)
Grazie Antonio per la bella recensione, hai colto benissimo il nostro punto di vista :)