"Malavia" è l’album del cantautore partenopeo Metalli, nove brani che accompagnano un viaggio di sofferenze e di riscatto, la voglia di risalire dopo aver toccato il fondo per poi prendere la rincorsa e aspettare un altro domani.
Ritmi mediterranei, tipici delle strade e dei bassifondi napoletani, dei vicoli dove il sole non entra, dei panni stesi e della gente che si ferma a chiacchierare nei cortili.
Folklore, come una musica antica il disco incalza traccia dopo traccia. Il sound è immediato, il blues che si intreccia con sonorità più calde. A suonare questo disco i grandi della neapolitan - power, tra cui, Ernesto Vitolo, Sasà Pelosi, arrangiato da Paolo Del Vecchio e la voce roca, profonda e consumata di Metalli.
Rimandi alla world music, tradizioni, origini e canti popolari, un album altamente partenopeo, che dalle prime sonorità ricorda le buone vibrazioni della musica classica Napoletana. Contaminazioni di parole, di storie, di musica, di ricordi dialettali, in una cornice come quella del centro storico di Napoli, tra Piazza Dante e il Corso Vittorio Emanuele, per poi discendere verso la costa, si giunge alla fine del percorso, con l’ultimo brano “Siente”, solenne, sofferente, cantato davanti al mare tutto, intero, inesplorato, immenso. Un album d’esordio che si esprime completamente, che si racconta e che racconta agli altri.
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