"Coffee makes me nervous" è un demo adatto alle mezze stagioni, quando ci si inizia a togliere il cappotto ma ancora non ci si può metter su la maglietta succinta per far vedere i muscoletti o l’ombelico. Le cinque tracce strumentali si possono accostare senza grossi errori di valutazione alle produzioni di etichette come Fat Cat o Morr music.
Musica distaccata e sospesa al primo ascolto ( anche se probabilmente l’aggettivo migliore lo usò Eno, definendola “discreta” ), ma che allo stesso tempo fornisce uno scorcio su di una sincera e timida emotività. Musica adatta a far da colonna sonora per il primo bagno nel mare di Maggio. Con su ancora la T-Shirt.
Analizzando le sonorità, scopro molte intuizioni interessanti, derivative si, ma con gusto più citazionistico che “copione”: dalle architetture chitarro-tastieristiche à la Mùm alle ritmiche passate a 4 bit, il tutto in un’estetica “da laptop”. Non sono però gli ingredienti a porre questo lavoro un dito più in alto rispetto ad altre proposte nostrane, è piuttosto la visione d’insieme, la capacità dell’autore di ordire semplici linee guida per poi dedicarsi ad essenziali ma mai criptici intrecci, ponendo la fruibilità obbiettivo primario.
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La recensione Coffee makes me nervous di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-09-02 00:00:00
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