Vent'anni e la capacità di unire il presente a decenni di tradizione musicale: La Settimana Santa di Adriano Saponaro funziona
Gli occhi di un ragazzo che si lascia alle spalle la propria città appena maggiorenne per iniziare una nuova vita a svariate centinaia di chilometri di distanza. La vita di Adriano Saponaro è breve ma al tempo stesso caratterizzata da importanti passaggi che vanno ad influenzare la sua forma artistica, e che confluiscono nella prima opera autoprodotta dal titolo “La Settimana Santa”.
Nove brani per un ascolto eterogeneo: oltre mezz'ora di brani che evadono dalle dinamiche pop attuali per concedersi spazi musicali ben più estesi, coronati dalla composizione “La fede”, che dura quasi nove minuti ed è impostata principalmente su voce e chitarra acustica. I riferimenti artistici, allargando la valutazione ad una visione complessiva, sono perimetrati in un cantautorato che trae radici dai grandi nomi italiani degli anni '70, con influssi rock e aggiunte strumentali che possono ricordare Beirut (impossibile non citare a riguardo l'interessante sezione strumentale di “Case Chiuse”); il concept, sul versante tesuale, è ispirato dalla vita di provincia e tutti quei riti, cristallizzati nel tempo, che si esprimono durante la Settimana Santa del periodo pasquale.
Proprio come un collegamento ideale tra il presente del conglomerato urbano freddo e distante ed il passato composto da una collezione di ricordi perfetti: la pubblicazione del giovanissimo musicista brindisino sviluppa un concept in continuo bilico fra tradizione cantautorale ed espressione dei prossimi anni '20. Scialbo revival? Assolutamente no, Adriano Saponaro sta creando una propria linea definita senza scimmiottare chi ha raggiunto determinate frange d'ascolto, per questo merita ulteriori sviluppi artistici.
---
La recensione La Settimana Santa di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-12-17 16:34:32
COMMENTI