Lilac Will
Tales From The Sofa
C'è una dote spesso bistrattata, spesso tacciata di portare noia e piattezza, ma che invece è custodia di tante sensazioni piccole e profumate. Si tratta della delicatezza.
Il disco d'esordio (loro preferiscono chiamarlo primo figlioccio) dei Lilac Will suona così: come un libretto delicato dalla fattura preziosa, nel quale sono stampati a mano dieci racconti minimali ma accurati, pieni di cuore.
Arpeggi acustici molto ben suonati; una voce limpida e asciutta, che rimanda sia alle cantautrici dello stampo di Any Other, sia a Ellie dei Wolf Alice; e alcune incursioni elettrificate che compattano il sound, creando un'aura di malinconia educata, che non vuole offendere. Vuole lasciare chi ascolta in silenzio rispettoso, ad osservare le foglie rosse che si intravedono dalla finestra, in contrasto col bianco lattiginoso del cielo.
"Tales From The Sofa" è un disco autunnale, pieno di cori che riecheggiano lievi. Carico di una passione che scuote poco alla volta, senza sconvolgimenti. Ma attenzione, non si tratta di timidezza, perchè tra le note si sente una grande consapevolezza di quello che si sta facendo, suonando e cantando. E poi, se si va a controllare chi ha aiutato i tre amici di Latina nella realizzazione, si leggono nomi del calibro di Roberto Angelini, o Marco Fabi, non proprio i primi due arrivati.
Insomma, i Lilac Will ci regalano mezz'ora di pop trasognato, un cerchio che si apre e si chiude con le due tracce migliori. La meravigliosa "Black Show", e "Show Me How", una ballata di arrivederci, che con le sue ultime corde pizzicate, ci lascia in compagnia di quella delicatezza, di cui sopra.
Una gradita e non innocente evasione.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.