Mattia Cilio è un cantautore indie-pop ma anche un po' rap e funky, che riporta nel presente gli anni 90 di Jovanotti
"Senza frontiera" è l'album di Mattia Cilio da Udine, cantautore indie-pop ma anche un po' rap e funky: scrive versi interessanti e ha buone idee per gli arrangiamenti. Vita strana è una sorta di funky rap che, fin dall'apertura del disco, ricorda alcuni brani di Jovanotti: il fantasma di Lorenzo continua poi ad aleggiare per tutto il lavoro dal timbro vocale alle melodie, dall'interpretazione alla "poetica", a tratti persino nella "esse". La ballata Sopra un pallone in cielo si rivela sdolcinata e un po' banale, lo special però non è male. L'idea di trovare modi per sciogliere il nodo che a volte sentiamo nella gola per poter "finalmente urlare" è bella. La vita ha un testo abbastanza ispirato, Scappa via ha un suo perché, Senza di te è un pezzo rock con qualche calo di tensione, Mi riporta da te e la tenera Senza frontiera sono canzoni semplici e mielose, Accenti conferma i punti di riferimenti musicali: "A me piace sto ritmo... potrà sembrarti fuori moda ma mi va di farlo... ricorda i miei 90...". I sussurri de Le stelle chiudono il disco, sempre con dolcezza.
La produzione e la registrazione sono sempre migliorabili ma nel complesso l'album Senza frontiera scorre piacevole: un elemento abbastanza sorprendente sta nel fatto che apparentemente Mattia Cilio tende a dare il meglio negli incisi finali, cioè quando i brani stanno per terminare; forse le parti più efficaci dovrebbero essere collocate in punti più impattanti della struttura dei brani. La voglia di riportare nel presente il Jovanotti degli anni 90, tutto sommato, potrebbe oggi avere un senso, muovendo le corde della nostalgia negli attuali trentenni e quarantenni. In ogni caso, in futuro, converrà cercare una via per smarcarsi un pochino da Jova sia al fine di tratteggiare una propria identità artistica sia per non rischiare di essere etichettato come "imitatore". Un altro consiglio per i prossimi progetti dell'autore friulano è più che altro un comandamento musicale: "Non cadrai quasi mai nella banalità e continuerai ad evitare le rime in -are ogni volta che potrai".
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La recensione senza frontiera di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-12-27 11:20:52
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