Il Mulo
Fingo di non vederti 2019 - Stoner, Rock, Rock d'autore

Fingo di non vederti
18/02/2020 - 00:27 Scritto da Davide Bonfanti

Un disco interessante ed eclettico, nel quale diverse influenze si mescolano sapientemente creando atmosfere adatte a raccontare di quotidianitĂ  oppresse ma desiderose di liberarsi.

Col passare degli anni, le distinzioni fra generi musicali e il concetto stesso di “genere musicale” sono entrati progressivamente in crisi, messi in discussione dalle scelte di artisti che hanno deciso di combinare tra loro suoni e influenze dalle provenienze più disparate.

Con il suo “Fingo di non vederti”, il Mulo decide di esplorare queste terre di contaminazioni: il risultato è un disco interessante, nel quale il denominatore comune è costituito da una propensione al cantautorato e alla sua dimensione narrativa, che emerge nella forte tensione espressiva che anima le canzoni (“Antonio” su tutte) e che richiama, nello stile e nelle atmosfere delle storie raccontate, il Teatro degli Orrori. Su questo elemento vanno poi ad innestarsi le diverse sonorità che compongono l’album: si passa dall’apertura elettronica e nervosa di “Trick House” –il cui stile ricorda quello dei Crosses di Chino Moreno-, alle chitarre indie anni ’90 innervate di synth di “Anima”, fino ad arrivare a pezzi come “Osannale”, dove influenze più specifiche e particolari, quasi alla Iosonouncane –senza l’elemento “marittimo”-, entrano in gioco, a testimoniare la vitalità e la ricerca musicale racchiuse in queste otto canzoni.

“Fingo di non vederti” è un album maturo e interessante, ottimamente realizzato, dal quale emerge con chiarezza la capacità compositiva e la ricerca musicale che animano il Mulo; il consiglio è di interessarsi a questo progetto musicale, nella speranza che anche i futuri album si mantengano su questi livelli o , perché no, riescano a fare ancora meglio.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.