Pop, anzi Poppissimo. Wrong è il terzo album di Alessandro Palmieri: il 29enne di Milano, cantante e attivista LGBT, ha già raggiunto buoni risultati da artista indipendente sul web e sulle piattaforme digitali. Il disco è molto omogeneo: le canzoni, tutte prevalentemente in inglese, sono espressione di un pop dalla vocazione internazionale, sulla scia di influenze in voga nel mainstream come l'urban dark, il dubstep e la trap, senza dimenticare i richiami latini ("Masoquista"); il disco si chiude con la ballata d'impostazione cantautoriale "My Ghost".
Un consiglio per i prossimi progetti potrebbe essere quello di sviluppare un'identità artistica ancor più specifica per distinguersi nel marasma pop globale. Il rischio infatti è quello di finire per confondersi nel "già sentito" tra sonorità e stili di produzioni un po' abusate: per riuscire ad entrare nell'Olimpo dei big del mainstream, spesso bisogna riuscire prima a imporre la propria originalità, unica e inimitabile. Un altro consiglio, infine, potrebbe essere quello di sperimentare maggiormente con brani in italiano, come accade nell'ultima traccia: potrebbero farsi strada, perché nel nostro Paese il pop non è ancora così internazionale.
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