Il sistema di Mel Addosso 2020 - Alternativo, Post-Rock, Emo

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Il nuovo lavoro della band bresciana, in lingua post-rock dall’accento emo, parla delle relazioni che finiscono e del tormento che ne deriva

Secondo episodio sulla lunga distanza per Il sistema di Mel, che sforna otto nuove tracce fluide come veleno nelle vene. “Addosso” è il titolo che la band ha dato a questo nuovo lavoro, in uscita a gennaio, in cui si parla “di una storia da film qualsiasi, di quando le relazioni finiscono, di quando ci si sta dentro e di quanto non ci si sta dentro”, come loro stessi raccontano nella presentazione. I sentimenti di disagio, rabbia e insicurezza aleggiavano già lungo le liriche del debut album del 2017, “Riempimi la testa con un mare di cemento”, in cui il combo bresciano puntava lo sguardo sulla mente umana e i disturbi psichici, ma quegli stessi sentimenti assumono in questo lavoro nuovi connotati, ripresentandosi sotto un profilo più familiare e intimo.

Le trame strumentali ruvidamente post-rock, intagliate con appuntiti pugnali emo affilati soprattutto dalle melodie vocali, si scaraventano con potenza fino a raggiungere le viscere, dando l’impressione di sentire forte e chiaro il tormento e l’inquietudine di una relazione ormai giunta al termine.

La voce – in vero qui più cruda e meno amalgamata al contesto rispetto al disco d’esordio – assume spesso contorni dark wave (ad eccezione della strofa di “In calce”, in cui ricorda Le Luci Della Centrale Elettrica) dando nuove sfumature ad una band di talento e in continua evoluzione.

 

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La recensione Addosso di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-12-23 13:37:00

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