Magari il riferimento al quasi omonimo romanzo di Federigo Tozzi (Con gli occhi chiusi) è puramente casuale ma proprio Ad occhi chiusi, quinta traccia di questo corposo ep di SCURO, quasi per forza di cose, è il pezzo che maggiormente ci ha convinto di un lavoro che, a conti fatti, è decisamente molto buono. Stefano Russo in questa prima prova da solista mette in campo tutta la sua esperienza sotto forma di un ep di elettronica pop fresco e ben fatto, con alcuni episodi, per così dire, come la già citata Ad occhi chiusi che si segnalano particolarmente per la loro ottima realizzazione. Dal punto di vista testuale, ma ben presto torneremo al discorso musicale che, almeno per noi, è centrale in questo lavoro di SCURO, il livello è altrettanto buono anche se non dovete aspettarvi nulla di particolarmente complesso.
Così come per i testi anche le sonorità non sono così ricercate e sperimentali ma funzionano alla grande nell'economia generale dell'ep, ovvero, per citare le parole dello stesso autore, un lavoro che ricreare un mare sonoro che spazia dal pop-rock dalla vena più bluesy, ad un pop moderno con la cassa in quattro quarti, strizzando un po‘ l’occhio anche a ritmi più urbani e dalle connotazioni new soul o trip-hop". Se il buongiorno si vede dal mattino, l'esordio di SCURO è, passateci il gioco di parole, davvero luminoso.
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