Marco di Noia
Leonardo Da Vinci in pop 2019 - Cantautoriale, Sperimentale, Alternativo

Leonardo Da Vinci in pop
24/12/2019 - 19:29 Scritto da Doriana Tozzi

Un EP ammirevole che riesce ad omaggiare il grande genio di Leonardo in maniera insolita, con canzoni attuali ma anche senza tempo

Chissà se grazie all’incontenibile lungimiranza del suo genio Leonardo da Vinci ha mai immaginato che cinquecento anni dopo la sua morte sarebbe diventato protagonista di un disco pop (nel senso più ampio del termine, ma di questo parliamo tra qualche riga) e non solo come protagonista delle tematiche ma anche come ideatore di alcuni degli strumenti musicali utilizzati. Marco Di Noia, infatti, è tornato da pochissimo sulle scene con questo dischetto intitolato proprio “Leonardo da Vinci in pop”, che più che raccontare storie di vita del geniale artista che tutti conosciamo coglie spunti dalle sue opere e dai suoi pensieri attualizzandone il contenuto.

Cinque i brani presenti in questo EP, in cui gli arrangiamenti seguono idealmente la strada del pop pur destreggiandosi elegantemente tra folk, ritmi valzer, richiami rock, ingredienti elettronici e sfumature medievali. Le liriche sono tutte frutto della penna del cantautore meneghino, che spazia con versatilità tra momenti più frivoli, come la sarcastica “Parigi 1911”, un’originale versione del furto della Gioconda avvenuto nel 1911 per mano dell’italiano Vincenzo Peruggia – che in questo brano diventa un innamorato di “Madonna Lisa” che la porta “via di prigione” per vivere con lei una liaison di un paio d’anni prima di essere arrestato –, a momenti più riflessivi come “L’ultimo volo di Leonardo”, in cui l’autore si ferma a riflettere sul senso della vita (“l’etica e l’amore, ogni conoscenza si dissolveranno in un alito di vento”). Non mancano poi le considerazioni su come oggi spesso vengono diffuse le opere di Leonardo, tra orologi dell’uomo vitruviano “che segna i minuti con i piedi e con le mani” e cover per telefonini che rappresentano la Dama con l’ermellino.

Le musiche sono opera di Stefano Cucchi e Alberto Cutolo, che nel disco suonano anche rispettivamente pianoforte e chitarre, mentre l’organo di carta, la viola organista e la piva a vento continuo, ovvero gli strumenti ideati da Leonardo, sono suonati da Adriano Sangineto, figlio del maestro liutaio Michele Sangineto che li ha realizzati e che troviamo anche come voce narrante nell’ultima traccia del disco, “La battaglia di Marciano in Val di Chiana”.

Un’operazione decisamente ammirevole quella di Di Noia, che riesce ad omaggiare il grande genio di Leonardo in maniera insolita, dando vita a canzoni attuali ma anche senza tempo.

 

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