L.E.D "EVEREST" 2019 - New-Wave, Elettronica, Post-Rock

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Il post-rock del sabato pomeriggio quando piove: Everest dei L.E.D. non è niente male

Sabato pioggia, la seconda traccia di questo Everest dei L.E.D. non è soltanto il pezzo che maggiormente ci ha colpito (e di più ci è piaciuto) dell'intero disco ma anche da cui occorre iniziare. Già perché Sabato pioggia racchiude in sé tutti i pro, molti, del disco e anche i suoi contro, pochi ma comunque da ricordare. Partiamo da questi ultimi. I L.E.D. gruppo di Milano attivo da cinque anni infatti in questo nuovo lavoro aggiungono un gradiente di complessità in più ai loro testi. Intendiamoci non sono testi che non funzionano ma, soprattutto in considerazione degli arrangiamenti, della grande qualità delle orchestrazioni della band veramente non reggono il confronto. Troppo indefiniti, troppo idealizzati, troppo fumosi per poter, diciamo così, sposare alla grande con la musica che, invece, come avrete capito, è davvero ottima.

E qui iniziamo con le note positive, tantissime. Sabato pioggia, per esempio, è una grandiosa ballad post-rock che ci fa immediatamente gettare in quei sabati pomeriggi tediosi in cui, apparentemente, il tempo e lo spazio paiono fermi e dove anche se non si sa bene cosa fare comunque va bene così. Questa sorta di dolce pigrizia è bene espressa dal lavoro delle chitarre, grandi protagonisti del disco dei milanesi. Everest insomma è veramente un ottimo disco: poteva essere un grande disco post-rock solo con qualche aggiustatina ai testi. La prossima volta, siamo certi, ne sentiremo ancora più delle belle. 

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La recensione "EVEREST" di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-01-30 08:13:50

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