Arriva dall’esperienza con i Rosso Maltese, come il suo amico Pacifico. Stessa scuola, forse medesimo destino: entrambi cantautori, lontani dalla vecchia scuola, aperti alla contaminazione. Luca Gemma è al suo primo lavoro da solista, dopo aver lavorato con gli Ottavo padiglione e Fiorella Mannoia, non disdegnando nemmeno il cinema, come ha dimostrato occupandosi della colonna sonora di “Sud side story” di Roberta Torre. Un artista poliedrico, insomma, che probabilmente non vedeva l’ora di prendere un po’ di tempo per sé e concretizzare le idee che lo avevano accompagnato negli ultimi anni.
L’arrivo di “Saluti da Venus” sembra una ricompensa arrivata dopo un periodo passato all’ombra degli artisti succitati. Di certo è l’album di un artista di talento, influenzato da una canzone d’autore espressa in modo leggero e brillante, attenta a esprimersi con testi intelligenti e venati indifferentemente da ironia, dolcezza o velata nostalgia.
Il disco si apre con il classico singolo da radio (“Verresti a sopravvivere con me?”), per fortuna poco avvezzo a ruffianerie di sorta, per poi guadagnare punti con gioiellini come “Luca”, dalle liriche divertenti, quasi fumettistiche, la malinconica “Meglio l’estate” (che potrebbe appartenere al repertorio di Niccolò Fabi), il rifacimento, con testo in italiano, di “Tu sì ’na cosa grande”, omaggio a Domenico Modugno, la surreale “Pesci”. Sono gli episodi migliori di un album dall’impatto immediato, arrangiato in modo semplice (nella strumentazione figura anche un giradischi, usato a mo’ di strumento musicale), raffinato e adatto a chiunque voglia avvicinarsi a canzoni leggere ma non per questo trascurabili.
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La recensione Saluti da Venus di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-09-07 00:00:00
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