Primo LP per la band milanese che sforna dieci tracce di pop-rock rotondo e magnetico in grado di proiettarli in un futuro “fuori dalla nebbia”
A sette anni e due EP dalla loro formazione, gli Ongaku (ex Ongaku Motel) giungono finalmente alla prima fatica sulla lunga distanza con “Fuori dalla nebbia”. Il pop-rock rinfrescato da brezze elettroniche con cui si erano già presentati ai tempi di “Ogni strada è un ricordo” e “Volcano” diventa più rotondo e magnetico nelle dieci tracce che compongono questo nuovo lavoro, guizzando tra sentori Eighties (in primis quelli della title-track), venature latineggianti e soluzioni più contemporanee (il singolo “Miraggio” e “Che sapore ha”).
Compare e scompare qua e là tra le canzoni il fantasma dei Negramaro ma è comunque un accompagnatore leggero e impalpabile che non cerca di prendere il sopravvento sui connotati degli Ongaku, i quali invece continuano con passione a ritagliarsi un proprio stile all’interno di un genere in continua evoluzione. E in parte ci riescono, soprattutto grazie allo sguardo lucido con cui penetrano la realtà circostante immortalandone piccole scene quotidiane all’interno dei testi. Tra sensuali odi a donna Sofia, (che oltre ad avere un brano tutto per lei torna anche nella title-track), inquietudini, tormenti, riflessioni e voluttuose danze intorno ai falò, gli Ongaku sfornano un lavoro fresco che proietta la band in un futuro luminoso e “fuori dalla nebbia”.
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La recensione Fuori Dalla Nebbia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-01-04 13:13:16
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