Teo Ho IL CAMPO DEL VASAIO 2020 - Cantautoriale, Alternativo, Acustico

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Colto eppure immediato, stratificato eppure bucolico: Teo Ho stupisce ne Il campo del vasaio

I conti che ritornano, la sesta traccia di questo Il campo del vasaio di Teo Ho, è davvero una gran bella canzone. E non soltanto per un testo sicuramente molto particolare e altamente personale, oltre che scritto proprio bene, ma anche perché è un ottimo esempio di come un cantautore oggi, e questo è il caso di Teo Ho, possa con strumenti abbastanza tradizionali, un'armonica a bocca e una chitarra (e poco altro), possa suonare al tempo stesso modernissimo e antichissimo. Ed ecco allora che seguendo un po' Rino Gaetano un po' Ivan Graziani, l'artista di Palmanova sforna un disco delicatissimo e potentissimo, ricco, come avete capito, di sinestesie e di trovate interessanti. Un deciso passo in avanti rispetto a I gatti di Lenin, il lavoro precedente, che però già aveva fatto intravvedere ottime cose.

Anche dopo una serie di ascolti prolungati questo Il campo del vasaio rimane davvero un disco importante che magari non raggiunge i vertici assoluti dell'alt-folk nostrano (Lucio Corsi, qui la nostra ultima intervista, stiamo proprio parlando di te) ma che bene si installa, per così dire, nelle zone alte, anzi altissime, di questo specifico genere. Come egli stesso scrive, questo disco serve per far ruotare le prospettive di chi l'ascolta: Realizzarlo è stato impegnativo ma molto soddisfacente: è un disco che vuole incuriosire e l’ascolto, più che appagare vuole, appunto, far “ruotare” le prospettive. Bravo, bravo davvero Teo Ho! 

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La recensione IL CAMPO DEL VASAIO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-01-13 08:05:42

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