Un disco che conferma la capacità creativa e il talento compositivo dell'artista calabrese arricchendola di nuovi elementi e sperimentazioni.
Dopo il bell'esordio di quattro anni fa, Al The Coordinator si rimette in cammino con la chitarra in spalla e tutte le energie e l'ispirazione chiamate a raccolta. La strada è sempre quella polverosa che conduce al cuore degli Stati Uniti e il percorso, non privo di avversità, viene condotto con il medesimo stile e la stessa, decisa determinazione.
La matrice del sound di Aldo D'Orrico, del resto, porta dritta al country, al blues e al bluegrass americano, e il secondo lavoro in studio, "Raven Waltz", conferma la capacità creativa e il talento compositivo dell'artista calabrese arricchendola di nuovi elementi e sperimentazioni.
Se il lavoro precedente infatti era dominato dalla chitarra acustica, da un suono peculiare e da una precisa tecnica nell’esecuzione, "Raven Waltz" allarga l’orizzonte e accresce il bagaglio di esperienze. Intendiamoci: a farla da padrone sono sempre la chitarra, il banjo e la voce ruvida e non priva di personalità di Aldo, ma l’impressione complessiva è che stavolta ci sia il desiderio di concedersi uno spazio d’azione più ampio e meno consueto.
I brani così sono impreziositi da strumenti diversi, piano, violino e contrabbasso su tutti, che ne accrescono la personalità e li fanno brillare di una luce più intensa: “(I Always Wanted To) Stay At Home” o “Smile Today” sono forse gli esempi più nitidi di questa contaminazione.
Una crescita naturale che giova a chi suona come a chi ascolta: Al The Coordinator è una piacevole conferma di cui potersi fidare sempre.
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La recensione Raven Waltz di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-02-10 22:58:00
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