Buon esordio per The BO: rock suonato e tematiche da riflessione caratterizzano le tredici tracce del disco
È stato pubblicato ufficialmente da un paio di settimane “Strane forme di umanità”, disco d'esordio dei calabresi The BO. In realtà, il percorso artistico dei due musicisti si snoda da alcuni anni, ma trova una rinnovata identità attraverso questa produzione che raccoglie gli inediti di più recente creazione.
Sono tredici le tracce che compongono l'elaborato complessivo, fatte di rock pettinato ma al tempo stesso scomodo, dove tematiche ambientali, sociali e di politica si fondono in stile comunicativo liberamente punk (come confermato da echi di Clash presenti in “Facce Nere”).
In un marasma d'offerta costellato da suoni digitali, l'ascolto si presenta totalmente suonato da strumenti analogici, efficace e dalla buona cura in sede di post-produzione al “Tribunal Underground Studios”. Il primo passo compiuto con “Strane forme di umanità” porta idee artistiche ben definite e maturate nel corso del tempo. Non c'è nulla di improvvisato, e questo va a favore dei prossimi sviluppi, che riteniamo possano essere molto interessanti. Attendiamo pazientemente.
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La recensione Strane forme di umanità di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-01-28 15:50:00
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