Eclettici e cangianti i Great me your sister ci hanno convinto con Greet me your sister:
Ok partiamo dalla title-track, nonché il pezzo che apre questo Greet me your sister. Con questa prima canzone i Great me your sister ci presentano, praticamente in un colpo sola, tutte le caratteristiche principali della propria musica. Caratteristiche che possono essere riassunte in questo modo: un funky che strizza ora l'occhio al pop ora al rock radiofonico, con una buona componente di cantautorato e con una sorta di aria di divertimento costante che conquista. Ecco, forse proprio questo ultimo dato è la qualità maggiore della band di Casoria. Infatti i campani riescono, attraverso un funky di maniera, non banale ma sicuramente nulla di innovativo, a convincere anche l'ascoltatore casuale grazie alla felicità, all'estrema felicità che sanno esprimere nelle proprie canzoni. Intendiamoci, come abbiamo detto prima dal punto di vista squisitamente degli arrangiamenti non abbiamo mai avuto delle sorprese e anzi certe scelte troppo facili e/o scontate alle volte non ci hanno convinto troppo. Sempre bene la parte funk, qualche perplessità in più su quella in blues per riassumere.
Tuttavia, nel complesso,Musicisti di seconda mano è un buon disco, suonato molto bene e cantato altrettanto, con alcuni momenti felicissimi, altri meno, ma con una qualità costante abbastanza alta. Siamo curiosi di sentirli dal vivo, perché siamo convinti che i Great me your sister diano il meglio sopra il palco. Nel frattempo, bravi guagliò!
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La recensione Musicisti di seconda mano di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-01-17 08:03:00
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